Master of Tales è il primo gioco di società dedicato alla scrittura creativa - Master of Tales is the first game dedicated to creative writing

6.9.17

Scorcio di vita quotidiana del più grande inventore di tutti i tempi. Ovvero: perché si pensa che l’orologio da polso sia stato inventato nel XIX secolo.

racconto di Debora Fanti

2° tappa del MoT challenge 2017

“Perché è pieno di piume in terra? Che è successo al mio cuscino?”
“Sarà stato il gatto.”
“Sarai contento ora. Sai che quel cuscino di piume risiede da anni nel mio giaciglio ed è il più grande testimone dei miei viaggi. A giorni è mare, a giorni è cielo e spesso terra. Talvolta vuoto. È il luogo sicuro dove, nella solitudine e nel silenzio, la mia mente può andare a cercare, può correre e saltare, volare e strisciare, galleggiare. Sostare. Sai quanto siano fondamentali per me questi momenti. Gli uomini di genio realizzano di più quando lavorano di meno, perché stanno pensando invenzioni e formando nelle loro menti l'idea perfetta che successivamente esprimono con le loro mani. C’è così tanto da scoprire, così tanto da inventare.
Bramo la ricerca, del niente e del tutto, di una verità che non esiste e di un nuovo modo di guardarla. Il mio essere è puro desiderio di conoscenza, di ciò che è reale davanti ai nostri occhi e di ciò che ancora non lo è. Tu tutte queste cose le sai bene, mio amato, e sai anche quanto sei importante per me. Non puoi essere geloso di un cuscino. Non credi? In ogni caso poco m’importa. Né tu né la tua possessività potrete impedirmi di creare.”
“Sì che posso.”
“No. Non è vero. Sai, alla mia età, ho incontrato tanta gente, ho sofferto e gioito, ma soprattutto ho imparato ad amare l'Amore, e a rifiutare l'odio. L'Amore dona a noi stessi l'eterna gioventù, e i nostri momenti insieme sono così inebrianti, così soavi. Perché ogni tanto mi detesti? Sai quanto io tenga a te.”
“Sì, sì Leonardo, lo so. Tuttavia, quello che tu mi fai è inaccettabile e disonorevole. Contro natura. Chissà cosa penserebbe la gente se ci scoprisse”.
“Dai, amico mio, non preoccuparti. Non ti curar di loro. Tieni a mente la mia mano stretta intorno al tuo corpo. Le mie dita che ti accarezzano e ti riscaldano. Il mio polso che ti guida. Il tuo liquido che si spande. Riesci a immaginare qualcosa di più piacevole? Sono sicuro di no. Nessuno può capire quello che facciamo. Ma, per noi, è così prezioso che sono disposto a tutto pur di tenerti con me. Chiedimi quello che vuoi.”
“Sì, hai ragione. Il mio essere ti appartiene. Tuttavia stavolta ho bisogno di una prova della tua dedizione. Disintegra quell'ordigno a rotelle che hai costruito tre giorni fa. Quello a cui abbiamo lavorato un anno intero, quello che secondo te segna lo scorrere del tempo. Chi pensi desideri una diavoleria del genere attorcigliata intorno al polso? Tanto piccolo quanto irritante. Non sopporto il suo ticchettio costante e inesorabile. O me o lui.”
“Tutto, ma distruggere una mia creazione no.”
“O me o lui.”
“Non posso.”
“Sai che senza di me le tue invenzioni saranno derubate.”
“Non farmi questo.”
“Leonardo! Abbiamo trascorso tutta la vita assieme. Ho scritto tutti i tuoi Codici, dato forma alle tue visioni, imparato la scrittura speculare. Sono l'unico pennino che non ti ha mai abbandonato. Varrò pure una stupida invenzione!”

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